Stabilometria e patologia a.t.m.
Abstract
Dai dati della Letteratura e dalle discussioni in merito alla relazione esistente tra apparato
stomatognatico e postura, si può dedurre che una patologia a carico di una delle componenti del
sistema stomatognatico può modificare l’equilibrio, influenzando le afferenze propriocettive degli altri distretti.
I disordini cranio mandibolari possono causare disturbi funzionali della colonna cervicale.
Durante la deglutizione che avviene ogni 30 secondi esiste una sola posizione fissa, l’intercuspidazione, se questa non è corretta i muscoli coinvolti lavoreranno in modo
non equilibrato, il capo si atteggerà in modo diverso rispetto al tronco e quindi sarà influenzata negativamente tutta la catena posturale.
Scopo del presente lavoro è valutare le variazioni del centro di pressione, quindi l’assetto posturale
dell’individuo, nei pazienti con disordini dell’articolazione temporo-mandibolare dopo terapia
con “bite” tramite l’esame stabilometrico.
Dal mese di febbraio 1998 al dicembre del 2000, sono stati valutati 60 soggetti di cui 13 maschi e 47 femmine con patologia cervico-facciale. L’età media è di 30 anni. Il 90% dei pazienti al momento della prima visita aveva già subito terapie odontoiatriche, il 30% terapie ortodontiche, il 10% terapie protesiche e il 60% chirurgia odontoiatrica. Il 20% era già stato
esaminato per disturbi cranio-cervico-mandibolari e il 10% già trattato per questi disturbi.
Dall’analisi stabilometrica è emerso dunque come l’adozione della placca abbia permesso di
riequilibrare il sistema posturale.In seguito al trattamento, in una percentuale pari al 64% si è
assistito alla remissione del sintomo del dolore sotto terapia ortottica e ad una sua ripresa con la
rimozione del dispositivo.Per la remissione dei sintomi è stato necessario un tempo di trattamento di
circa 4.5 mesi, con un range da 1 a 10 mesi.